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La sezione ANA di Pavia ha compiuto i 100 anni dalla sua fondazione. E' stata infatti fondata soltanto tre anni dopo la nascita dell'ANA Nazionale. 

E' quindi una delle prime ed è forse l'unica ad unire il valore di uomini abituati alla montagna, provenienti dai nostri Gruppi dell'Oltrepò con quello di uomini abituati alla pianura: gli Alpini di Lomellina. 

Il vessillo vanta due medaglie d'oro al valor militare: il Ten. Angelo Bascapé ed il Gen. Franco Magnani. 

 

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PROSSIME ATTIVITÀ 

 

2 Giugno FESTA DEL GRUPPO DI RETORBIDO

MENU DELLA FESTA ALPINI DI RETORBIDO

11 maggio Cronaca dell'adunata Nazionale di Biella (di Piero Arzano)

Carissimi Amici Alpini,

 

11 MAGGIO 2025 L' ADUNATA NAZIONALE ALPINI A BIELLA

 

ALPINI PORTATORI DI SPERANZA

Motto dell'Adunata Nazionale Alpini 2025, che si e' conclusa oggi a Biella con la tradizionale sfilata, è stato :"Alpini portatori di speranza". 

Questo motto vuole sottolineare il ruolo di noi Alpini come simboli di speranza e resilienza, diffondendo valori positivi in un momento di incertezza. 

Il motto "Alpini portatori di speranza" vuole anche esprimere l'importanza della speranza in un futuro incerto, sottolineando il ruolo di noi Alpini come portatori di valori positivi, come solidarietà, fratellanza e pace. La speranza, secondo il motto, è una scelta da fare anche di fronte alle difficoltà, un atteggiamento che può aiutare a superare i momenti di difficoltà. 

L'Adunata di Biella, che e' la 96ª edizione, è  stato un evento di grande importanza per l'intera comunità Alpina. C' e' stata grande partecipazione di migliaia di alpini da tutta Italia e non solo. L'Adunata e' stata un'occasione per celebrare la storia di noi Alpini, i nostri valori e il nostro impegno nel territorio. 

Noi Alpini, come portatori di questi valori, continueremo a essere un riferimento per la società italiana, un esempio di coraggio e di impegno.

 

PERCHE' PROPRIO BIELLA?

Biella (~45.000 abitanti, poco più di Voghera), con la sua posizione nel cuore delle Alpi e la sua forte storia Alpina, è stato un luogo ideale per ospitare questo evento di grande rilevanza nazionale.

Inoltre, l'Adunata e' stata anche un'opportunità per evidenziare le eccellenze del territorio biellese, sia dal punto di vista ambientale che culturale, e per far conoscere le attività dell'ANA e dei gruppi Alpini locali. 

La storia del Piemonte (chi scrive è un piemontese doc) è legata saldamente alla storia di noi Alpini e per noi piemontesi non c’è gioia ed orgoglio più grande che poter essere il palcoscenico del nostro evento più importante.

Nel 2022 è stato festeggiato il 150º anniversario della fondazione delle Truppe Alpine e fu proprio un biellese nel 1872, l’allora ministro delle Finanze Quintino Sella, ad appoggiare la formazione delle prime 15 compagnie Alpine fatta dall’allora ministro della Guerra Cesare Ricotti Magnani.

Il Piemonte ha accolto in questi 3 giorni tutti gli Alpini italiani in una città che ospitò la produzione di oltre i tre quarti delle divise alpine della Grande Guerra e che tutt'oggi produce, dal 1910, il Cappello Alpino. Una terra dove è nata l’Italia che ha accolto l'Adunata con calore, entusiasmo e un'organizzazione impeccabile.

 

DIARIO DI BORDO DI UNA GIORNATA MEMORABILE

Vi confesso che stanotte ho dormito poco, ero teso, nervoso, preoccupato.

Non riuscivo a togliermi dalla testa il pensiero dell' Adunata.

Il punto di ritrovo del Gruppo ANA di Voghera con l' Autopullman Gran Turismo (dopo Stradella, Broni, Casteggio, Rivanazzano Terme) e' all 9,45 sul Piazzale Enrico Fermi. 

L' Autopullman arriva in perfetto orario e, fatto il pieno di noi ALPINI, riparte alle ore ~10,00 con altre due soste tecniche (Medassino e Casei Gerola).

Il viaggio, sotto il magistrale coordinamento dell' amico Marco Rossi (Capo Gruppo Brallo/Consigliere Sezionale), si svolge in spensieratezza ed allegria.

A farla da mattatore come al solito è  il "mitico" Tonino Bianchi (leggenda vivente, uno degli Alpini più conosciuti e amati dalla cittadinanza di Voghera).

Alle ~11,30 giungiamo al lago di Viverone dove effettuiamo la 1° sosta tecnica, e consumiamo una sontuosa "Colazione Alpina" (pranzo).

Il lago di Viverone (Lagh dël Vivron in piemontese) è il terzo lago più grande del Piemonte, situato tra l'estrema parte nord-orientale del Canavese e l'estrema parte meridionale del Biellese; prende il nome dall'omonimo comune a cui prevalentemente appartiene.

In pochi minuti, dal nulla, viene allestita una tavolata ripiena di ogni ben di Dio (salumi, affettati vari, frittate, ciambelle, torte, crostate, ecc.); il tutto innaffiato da buon vino dell' Oltre Po' Pavese.

Miracolo Alpino.

Alle ore 13,30 a "pancia piena" si riparte in direzione Biella, che raggiungiamo alle 14,15.

Prima impressione: tantissimi Alpini, tantissimi mezzi, una folla oceanica, un' allegria spumeggiante, che ti entra nel cuore.A fatica raggiungiamo il luogo dell' ammassamento.

 

Per la Sezione di Pavia sono presenti:

Carlo Gatti (Presidente) con il Vessillo della Sezione,ed i seguenti Consiglieri sezionali:

Rossi Marco, Montagna Gianfranco,Gemma Ivano, Garbelli Lucio, Longo Michele, Ferrari Pierluigi

 

La sfilata per la Sezione di Pavia inizia alle 15,45 e termina alle 16,50

 

Prima di noi sfilano le Sezioni ANA di Bergamo/Colico/Lecco.

Dopo di noi sfilano la Sezioni ANA di Monza/Milano

 

In questa fase mi sia consentito di ricordare Padre Giuseppe Roda (nostro cappellano militare) ricoverato a Lodi per "Polmonite", che pero' ha superato la fase critica ed è in fase di costante miglioramento, ed al quale dedichiamo la Sfilata.

 

L' Autopullman alle 18,30 riprende la via del ritorno.Sosta tecnica al Lago di Viverone per una Cena (Pizza Alpina).Finalmente si riprende la via per il nido di Voghera alle ~21,15.

Siamo tutti stanchi (più fusi che stanchi), non c' è piu' la vivacita' dell' andata, però in tutti noi c' e' la consapevolezza di aver creato/partecipato, ad un evento storico, memorabile, unico.

Ne siamo fieri ed orgogliosi.Arrivo a Voghera alle ~23,00 sul Piazzale Fermi.

Quindici minuti e sono a casa in via Emilia, dove mi attende Angela (una Santa che mi sopporta da ben 54 anni).Appena superato "L'alcol Test"  mi fa entrare in casa.

Le sue prime parole sono state: "Hai fame ? Hai mangiato ?"

 

STORIA E CURIOSITA' DELL' ADUNATA NAZIONALE DEGLI ALPINI / TUTTO (O QUASI) DALLE ORIGINI SINO ALL' ADUNATA DI OGGI A BIELLA.

 

COS'E' L' ADUNATA NAZIONALE DEGLI ALPINI DI OGGI A BIELLA ? E QUANDO NASCE ?

A cadenza annuale e sempre a metà maggio, l’Adunata nazionale è per tutti noi Alpini del Gruppo ANA di Voghera, l’appuntamento più importante in assoluto: un’occasione per ritrovarsi, ricordare i caduti, ribadire i valori di solidarietà e rinnovare “l’orgoglio dell’appartenenza”.

La prima adunata della storia Alpina, sul Monte Ortigara nel 1920, nasceva dall’esigenza di raccoglimento, di condivisione e di memoria di chi era scampato alla guerra, nel nome di chi non era più tornato. Da allora, con sospensione solo durante la Seconda guerra mondiale, nel 1950 in occasione del Giubileo a Roma e nel 2020 e 2021 causa Covid, l’Adunata è un appuntamento annuale e ogni anno in una diversa località italiana, scelta dal Consiglio direttivo nazionale dell’Ana tra le città candidate con ben due anni d’anticipo (Biella è stata scelta nel 2023).

 

LA SFILATA DI OGGI A BIELLA: UN FIUME UMANO CARICO DI UMANITA'

Il momento clou di oggi e' stata la sfilata, cui abbiamo partecipato orgogliosi, secondo un rigoroso ordine di sfilamento, decine di migliaia di alpini (80mila oggi a Biella) da tutta Italia e anche dall’estero (l’Ana vanta sezioni anche oltreconfine e, persino, oltreoceano tra cui in Sud America e in Australia).

Oltre agli alpini in congedo di sezioni e gruppi Ana, vi hanno preso parte anche altre categorie: truppe alpine, fanfare, rievocatori storici, crocerossine, portatrici carniche, rappresentanti di Protezione civile alpina, sanità alpina e naturalmente alpini decorati, mutilati e invalidi.

Così come in tutte la altre sfilate precedenti, oggi a Biella a chiudere sono stati gli alpini della città ospitante insieme a quelli della città scelta per l’adunata successiva (Genova nel 2026). 

Prima dell’ammainabandiera, che ha sancito la fine della tre giorni, e' andato in scena il passaggio della stecca tra le due sezioni: quella ospitante (Biella) e quella che ospiterà (Genova).

 

COS'E' LA STECCA, "LA FIACCOLA" DEGLI ALPINI ?

In origine era un semplice bastone in legno, che veniva passato simbolicamente di Adunata in Adunata. Poi nel Vicentino, a Bassano, nacque l’idea di un “testimone” ufficiale e imperituro e da mani artigiane locali scaturì quello che oggi per il maxi-raduno alpino è un po’ come il testimone nella staffetta. La grande stecca alpina in legno che e' stata consegnata da BIELLA a GENOVA riporta in ordine cronologico tutte le 96 adunate, dal 1920 al 2025, in attesa di accogliere le prossime.

 

I TRADIZIONALI TRE GIORNI DI FESTA E MEMORIA

Il programma della tre giorni a Biella, ma anche del pre Adunata, è stato molto denso, di momenti istituzionali, cerimoniali (alzabandiera, deposizione della corona ai caduti, sfilate di labaro, vessilli e gonfaloni, saluti ufficiali, onorificenze) e culturali con esibizioni, spettacoli, presentazioni di libri e mostre.

 

24.000 TRICOLORI, CORI E FANFARE: L' IMMANCABILE COLONNA SONORA DI OGNI ADUNATA

Nella tre giorni di festa, si sono esibiti 78 cori (tra cui il nostro Coro Timallo), 16 fanfare.

400 mila persone: dieci volte gli abitanti di Biella.

Oltre a un numero molto alto di auto private, sono arrivati 700 autobus e 600 camper nelle aree attrezzate.

Novantamila presenze al giorno, con un picco nella giornata finale di oggi.

Un totale quindi di almeno 400 mila presenze.

Sono alcune delle cifre comunicate dal comitato organizzatore dell’evento.

 

Diecimila presenze negli attendamenti organizzati dagli Alpini. 

Le ferrovie hanno garantito un importante rafforzamento del servizio, con convogli speciali sulle linee che servono Biella: sulla tratta Novara-Biella-Novara 44 treni sabato 10 maggio e 36  oggi domenica 11 maggio, mentre sulla tratta Santhià-Biella-Santhià, 39 treni sia ieri che oggi. 

Ma c’è anche chi è  arrivato con altri mezzi: gli Alpini della Valsesia, i più vicini, hanno percorso 48 chilometri a piedi, suddivisi in tre tappe, mentre da Venzone, in Friuli, un grosso gruppo di alpini e' arrivato  in bicicletta percorrendo 660 chilometri. 

Ad aiutare tutti i partecipanti a orientarsi negli eventi dell’adunata e a conoscere il biellese, e' stata stampata una guida in 40.000 copie che e' stata distribuita in città, anche allegata al numero speciale della rivista «L’Alpino» realizzata in 330.000 copie. Imponente la copertura mediatica: 500 sono i pass stampa per giornalisti, operatori, fotografi e fotoreporter.

Numeri da far paura, che evidenziano ulteriormente la qualita' di un evento straordinario.

 

GLI ALPINI COSTRUTTORI DI PACE

Il fatto che l’Ana sia un’associazione d’arma, non inganni. Senza mai dimenticare il sacrificio dei nostri "veci", gli Alpini di oggi costruiscono la pace ogni giorno, nel concreto. Soprannominati non a caso "uomini del fare", siamo sempre in prima linea in caso di emergenze e calamità, ma operiamo anche silenziosamente con qualcosa come ~2,5 milioni di ore di volontariato l’anno, spese al servizio della comunità.

 

PREMIO UOMO DELLA PACE

Senza dimenticare che nel 2019 il Summit mondiale dei Premi Nobel ha assegnato all’Ana il premio "Uomo della Pace" per l’impegno sociale e il sacrificio sempre dimostrati. Significativo anche il fatto che Unipax (Unione Mondiale per la pace e i diritti fondamentali dell’uomo e dei popoli) abbia scelto di sfilare con gli Alpini a Vicenza e di attribuire all’Ana il titolo di "Operatore di civile convivenza e di pace".

 

RIFLESSIONE FINALE

In un’epoca in cui la parola “patria” viene spesso svuotata o abusata, gli Alpini la restituiscono alla sua verità più profonda. Senza retorica, senza proclami. Solo con la forza dei gesti, dei canti, della presenza. Biella, in questi tre giorni, non è una città che ha ospitato un evento. È una città che vive un’appartenenza. Che riconosce, nella penna nera, un simbolo autentico di dignità, sacrificio, memoria.

L’Adunata non è solo nostalgia. È speranza. È un promemoria collettivo di ciò che l’Italia sa essere quando si stringe, si commuove, si riconosce. È il volto pulito di un Paese che ancora crede nei valori profondi, nei legami sinceri, nei sorrisi veri.

Quando l’ultimo pullman ripartirà, quando le bandiere saranno piegate e le fanfare si saranno spente, Biella non tornerà più la stessa. Perché l’Adunata lascia qualcosa. Sempre. Un graffio nel cuore, un nodo in gola, una voglia improvvisa di scrivere a un vecchio amico, o di stringere la mano a uno sconosciuto.

Si dice che gli Alpini arrivino col sorriso e se ne vadano lasciando nostalgia. È vero. Ma è anche vero che ogni Adunata aggiunge un pezzo al grande racconto dell’Italia migliore. E Biella, stavolta, è  stata una pagina luminosa.

 

Grazie a tutti indistintamente, Alpini e non, per averci regalato questa giornata unica e straordinaria che porteremo a lungo nel cuore.

GRAZIE BIELLA !

Appuntamento a Genova a Maggio 2026.

 

                                                                                                                                                 ALPINO PIERO ARZANO