Dopo le Alpiniadi disputate nel 2016 a Bormio, quest’anno la sezione Valtellinese ha organizzato il 55° campionato nazionale ANA di Slalom Gigante andato in scena sulle nevi dell’Aprica, dopo la sosta forzata imposta dalla pandemia.
Situata in Valtellina, l’Aprica è posta al confine delle provincie di Brescia e Sondrio e vanta più di 50 km di piste di discesa, tra cui spicca la pista panoramica illuminata più lunga d’Europa.
Il programma della manifestazione ha ufficialmente avuto inizio sabato 9 Aprile presso l’ufficio gare del Municipio di Aprica, con la registrazione dei partecipanti alla gara di Slalom Gigante. Il pomeriggio è proseguito alle ore 16,30 con l’ammassamento in Piazza Palabione dove, dopo l’alzabandiera con la deposizione della Corona al Monumento dei Caduti ed il saluto delle autorità, è avvenuta l’accensione del tripode e la lettura della formula di apertura del campionato da parte del Responsabile Commissione Sportiva ANA, Consigliere Nazionale Tonino di Carlo. A seguire la sfilata per le vie del paese con la fanfara Valtellinese e la Santa Messa a conclusione della giornata inaugurale.
Domenica 10 Aprile alle ore 7,30 ritrovo e partenza in località Palabione per raggiungere in quota i due tracciati di discesa suddivisi per le categorie : A) per gli atleti fino ai 59 anni ed il tracciato B) per gli over 60.
La nostra sezione di Pavia ha partecipato per la categoria B con due veterani dello Slalom Gigante quali: Franco Dabusti del Gruppo Alpini di Casteggio con il pettorale n. 245 e Bruno Doria del gruppo Alpini di Montalto con il pettorale n.221 che hanno gareggiato nello spirito più autentico del confronto tra amici, dando si il meglio di se stessi, ma anche nell’ottica di stare bene insieme prima e dopo la gara, come bene rappresenta la sportività genuina delle penne nere.
La giornata, dopo la gara, ha ritrovato tutti gli atleti per il Rancio Alpino al Palazzetto dello Sport locale che è stato anche teatro delle premiazioni e dei saluti ai 320 partecipanti alle gare e a tutti gli intervenuti delle 37 sezioni nazionali presenti.
Mai come quest’anno, tornare a praticare sport è fondamentale poiché l’attività sportiva deve rappresentare quella speranza e prospettiva per un realistico futuro di pace.